DESIDERIO DESIDERATO
18 Marzo 2021 - #alchimia #arte #tessitura #tarocchi - Aurora Paolillo - Cecilia Ceccherini - Alessandro Y. Longo -
Dopo un lungo inverno, siamo tornati a fondo con ‘Desiderio Desiderato’ ,
un
dialogo tra la ricerca artistica di Aurora Paolillo e di Cecilia
Ceccherini e
REINCANTAMENTO.
Il titolo della mostra prende spunto dal testo omonimo di Nicolas Flamel, leggendario alchimista francese la cui vita si confonde tra storia e mito. In questo contesto, l’alchimia non è il tema centrale dell’esposizione quanto un’ispirazione per il lavoro delle artiste che riflettono sulle possibilità di cambiamento e trasformazione. L’alchimia dava un’importanza centrale alla dimensione spirituale, al desiderio come forza determinante che precede l’azione e la rende possibile. Ogni cambiamento materiale deve essere preceduto da un mutamento interiore e di coscienza. I ritmi di Aurora e Cecilia si muovono su dimensioni astratte e simboliche e vogliono lasciare spazio all’immaginazione e alla visione del singolo. Nella speranza di poter generare, attraverso questa esperienza di libertà, nuovi desideri e nuove pratiche.
Il titolo della mostra prende spunto dal testo omonimo di Nicolas Flamel, leggendario alchimista francese la cui vita si confonde tra storia e mito. In questo contesto, l’alchimia non è il tema centrale dell’esposizione quanto un’ispirazione per il lavoro delle artiste che riflettono sulle possibilità di cambiamento e trasformazione. L’alchimia dava un’importanza centrale alla dimensione spirituale, al desiderio come forza determinante che precede l’azione e la rende possibile. Ogni cambiamento materiale deve essere preceduto da un mutamento interiore e di coscienza. I ritmi di Aurora e Cecilia si muovono su dimensioni astratte e simboliche e vogliono lasciare spazio all’immaginazione e alla visione del singolo. Nella speranza di poter generare, attraverso questa esperienza di libertà, nuovi desideri e nuove pratiche.
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Esiste nei lavori di Aurora e Cecilia tutto un desiderio di fare chiarezza, di vedere meglio il mondo organizzando uno spazio del pensiero e per il pensiero. Questa volontà trasparente si esplica in un costante delinearsi di pattern: motivi testuali, texture tessili, moduli iterati. Una pressione, una forza di gravità muove la loro materia verso forme complesse in una generatività di simboli proto-computazionale. La trasparenza dei pattern è ermetica, vuole forse nascondere messaggi e icone, intrecci e legami che riverberano nella potenza della ripetizione.
Per leggerli, per cogliere il loro spirito, occorre accordarsi sulle frequenze che esse emanano: cercare di respirare con lo stesso passo e di seguire le trame che compongono. Una tale invocazione concentrica - di ritmi, cadenze, andature - fa rivivere l’industrialità di ciò che era fondo e tutta la città che lo circonda. Alchimia abitativa, catalisi di energie in cerca di una trasmutazione. Una corrente ascendente che incanala il desiderio verso un’altra altezza, dove diventa desiderio collettivo e desiderio di insieme. Forse, allora, un segreto potrebbe essere questo: il desiderio desidera di diventare collettivo, di aprirsi agli altri, al mondo e diventare, finalmente, un fare.
