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REINCANTAMENTO


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Breve viaggio alla scoperta dei network





Questo testo è la traduzione ed espansione di una ricerca svolta nell’estate 2022.  In questo articolo, esploriamo l'idea poliedrica di fiducia, concentrandoci sulla sua dimensione collettiva. Cosa significa sviluppare una rete affidabile? E la rete può essere considerata un ambiente (Umwelt) da cui possono emergere novità? Infine, come possiamo incarnare questa concezione della fiducia nei nuovi sistemi digitali?





"Il sapere è un processo transduttivo: non è un pacchetto che passa da persona a persona, ma un sistema che produce i nodi nella rete - te e me - attraverso il processo stesso di circolazione".
Dominic Pettman, The Species Without Qualities: Critical Media Theory and the Posthumanities

"Depersonalizza la fiducia. Rendila impersonale."
Brian Massumi, The Power at the End of the Economy


A partire dagli anni ‘90, le reti - usiamo questo termine come traduzione di networks -  sono il modello mentale che usiamo per descrivere l’organizzazione sociale dei nostri tempi. Studiosi come Jan van Dijk e Manuel Castells hanno parlato di società delle reti (networked society). Castells: 

«Una società della reti è una società in cui le strutture e le attività sociali principali sono organizzate attorno a reti informative elaborate elettronicamente. Non si tratta quindi solo di reti o di reti sociali, perché le reti sociali sono state forme molto antiche di organizzazione sociale. Si tratta di reti sociali che elaborano e gestiscono informazioni e utilizzano tecnologie microelettroniche»

Le reti esistono come modello strutturale per comprendere e rappresentare il mondo. Tuttavia, non vanno pensate solo come cornici epistemologiche ma come entità con una consistenza ontologica. Nella vita biologica, le reti funzionano come un sistema di interazione intracellulare (rete cellulare) o come attività cerebrale umana (rete neurale). Le reti sono presenti anche nella vita sociale: ne vediamo esempi nell'economia (rete di scambio/credito), o nelle formazioni sociali sul web (reti sociali).



Tuttavia, come intuito da Castell, nella società digitale è avvenuta una trasformazione qualitativa: la disponibilità di dati ha permesso all'uomo di lavorare con le reti su una nuova scala, alimentando un cambiamento epistemologico. Detta semplicemente: percepiamo le reti ovunque perché abbiamo gli strumenti per comprenderle. La descrizione e la comprensione del comportamento delle reti è l'oggetto di studio della network science, che è riuscita a trovare una metodologia comune e misure utili per uno studio generalizzato delle reti . Così, una rete è descrivibile come un grafo in cui i nodi e/o gli edges (le connesioni tra i nodi) hanno attributi (ad esempio, nomi), utilizzabili per rappresentare "le strutture globali delle interazioni all'interno di un sistema". Un network è un'astrazione di alto livello che mantiene una certa universalità, in modo che le proprietà comuni possano essere utilizzate per descrivere sistemi diversi.

Una proprietà fondamentale in una rete è la capacità dei nodi di comunicare tra di loro. Per fare questo, è necessario sviluppare la fiducia tra i nodi. La fiducia è sia un concetto intuitivo usato nella vita quotidiana, sia un concetto complesso e stratificato. Innanzitutto, la fiducia è uno dei fatti fondamentali di ogni organizzazione umana e struttura sociale, dallo Stato ai mercati, dalle questioni di sicurezza ai sistemi di valori: senza di essa, i legami umani si allentano progressivamente e si disperdono o, in altri casi, vengono resi ridondanti. Secondo il sociologo tedesco Niklas Luhmann nel suo libro “Trust and Power”:

«La fiducia si verifica all'interno di un quadro di interazione che è influenzato sia dai sistemi psichici che sociali e non può essere associato esclusivamente a uno o all'altro»

Fidarsi significa aspettarsi un insieme di comportamenti anziché un altro e scegliere di essere vulnerabili all'insieme opposto di comportamenti. La fiducia è diversa dalle aspettative economiche razionali e può persino essere la forza sottostante che presuppone un'aspettativa. La fiducia non è solo indivisibile da tali sistemi: è infatti uno strumento per la creazione di senso per navigarli e ridurre la loro complessità sempre crescente. La fiducia agisce sul "orizzonte futuro del presente effettivo", aumentando la "tolleranza dell'ambiguità". Fidarsi di qualcuno significa aspettarsi un insieme di comportamenti anziché un altro e essere vulnerabili all'insieme opposto di comportamenti. La fiducia è diversa dalle aspettative macroeconomiche razionali e e può anche essere definita come la spinta alla base di un'aspettativa: la fiducia viene prima di tutto e se la fiducia è mal riposta, l'insieme delle aspettative si sposta verso un'altra direzione.

Ad esempio, se ho fiducia nel potere della Banca Centrale Europea di garantire il valore dell'euro, mi aspetterò una continuità regolare di tale azione e non un brusco cambiamento di politica. Ciò significa che il mio orizzonte futuro è limitato dal rapporto di fiducia che ho con questa istituzione, l'incertezza è ridotta e lo spazio di manovra aumenta. Un altro esempio: gli automobilisti si fidano del codice della strada e quindi si espongono al comportamento degli altri automobilisti (che può essere teoricamente pericoloso). Di nuovo, Luhmann:

«L'azione coordinata individuale apre la fiducia, riducendo la complessità e rivelando così possibilità di azione che sarebbero rimaste improbabili e poco attraenti senza la fiducia - che, in altre parole, non sarebbero state perseguite.»



Nello scenario sociale complesso in cui viviamo, le relazioni di fiducia individuali non sono sufficienti per navigare e agire nel mondo: è necessario stabilire un modello di fiducia scalabile che possa comprendere sistemi di credenze collettive di vario genere. La fiducia collettiva non è una qualità esterna alla rete, ma una proprietà emergente che cresce organicamente nel tempo come risultato delle relazioni (inter)individuali. Pertanto, non è separabile dal contesto in cui emerge.

Il filosofo Mark Alfano definisce la fiducia come «la capacità di coltivare disposizioni affidabili in base al contesto socio-tecnico». In una società delle reti, ciò significa che la fiducia è plasmata dalle tecnologie digitali che ci circondano. Di conseguenza, è fondamentale che questi tecno-sistemi siano affidabili o addirittura “trustworthy by design”: la fiducia deve essere depersonalizzata e costruita su un sistema.

La necessità di incorporare la fiducia in una rete è ancora più urgente in un tipo specifico di rete, la rete aperta. La rete aperta funziona attraverso un'autorità decentralizzata e mira ad aumentare l'autonomia e l'indipendenza dell'utente singolo, come ad esempio WWW, l'e-mail o i protocolli BitTorrent. Le reti aperte si allineano con gli ideali di decentralizzazione e democrazia condivisa. Tuttavia, la mancanza di controllo verticale comporta nuove sfide di progettazione: le reti aperte hanno una propensione verso vettori di attacco come la formazione di cartelli e gli attacchi di Sybil.




Come possiamo costruire una rete resistente a queste debolezze? Come possono i nodi fidarsi degli altri nodi quando non c'è un'autorità gerarchica? Diventa necessario comprendere i circuiti di fiducia che vengono costantemente generati attraverso le interazioni tra i nodi in una rete. Tuttavia, non è facile: la fiducia è una forza invisibile che spesso sfugge alle misurazioni quantitative, soggetta a fluttuazioni nel tempo. Questo risultato è raggiungibile quando viene definita una definizione operativa di fiducia; ci rivolgiamo alla definizione semplice di Oram & Viega secondo cui:


Questo è necessario per algoritmizzare correttamente la fiducia: in parole povere, la chiave è valida se la persona che dichiara di essere il proprietario, è il proprietario effettivo. Tenendo presente questo termine funzionale, possiamo osservare come funziona la fiducia nelle reti.
In uno spazio di interazione semplice in cui i nodi firmano gli indirizzi l'uno dell'altro come attestazione di fiducia, l'aggregazione di queste firme genera un grafo di fiducia binario che rivela la distribuzione della fiducia in tutta la rete. La fiducia binaria è presente o assente ed ha una direzionalità, il che significa che la fiducia può essere reciproca o unidirezionale.

 
Altri casi d'uso richiedono una maggior granularità nella registrazione dei segnali dei nodi. Un esempio cardinale è il sistema di valutazione a stelle, ampiamente utilizzato su diverse piattaforme per aggregare le preferenze degli utenti per vari servizi. In questi spazi digitali, la fonte di fiducia è il giudizio dell'utente sulle caratteristiche del servizio. Sebbene utili, queste applicazioni non accolgono alcuna soggettività al di là dell'ontologia dell'algoritmo: siamo costretti ad esprimere la nostra fiducia attraverso categorie pre-impostate.


Inoltre, alcune applicazioni stanno cercando di introdurre meccanismi di soggettività, come i vettori di personalizzazione di PageRank. Questi algoritmi di ponderazione convertono di fatto una topologia con una distribuzione oggettiva in infinite topologie possibili. Nascono così i risultati di ricerca personalizzati, i feed curati, i motori di raccomandazione, ecc. Tuttavia, questi algoritmi soggettivi presentano numerosi aspetti problematici, ad esempio la personalizzazione è decisa da un'autorità centrale ed è utilizzata per massimizzare la viralità e i risultati omofili (almeno sulle principali piattaforme di social media). In altri termini, questi algoritmi ottimizzano il coinvolgimento e finiscono per creare camere dell'eco in cui vengono presentati solo i contenuti che sono già stati scoperti e con cui si è interagito. Questa tendenza ha gravi conseguenze: 

«L'eccessiva omofilia, tuttavia, contribuisce a diffondere disinformazione, spesso portando a cluster omogenei e polarizzati che ripetono contenuti emotivamente carichi e esternamente divisivi»



Quando i sistemi di raccomandazione sono sovrani, decidono in base alle loro proprie metriche (a scopo commerciale) di chi dovresti fidarti, portando all'inibizione della scoperta personale. È importante invece avere piattaforme che consentano anche l'emergere di nuove soggettività. Questa idea si riflette, per esempio, nell'etica dei giardini digitali, dove i valori dell'incontro e della curiosità - anche a prezzo di caos - sono privilegiati rispetto all'ottimizzazione e all'ordine.

Come è possibile legare insieme l'auto-scoperta e la fiducia soggettiva? Come può una rete sicura e aperta espandersi senza un'autorità centrale?

Il protocollo Web of Trust


Il Web of Trust, costruito sulla piattaforma di PGP (Pretty Good Privacy), è un protocollo crittografico progettato da Phil Zimmerman nel 1991 nel contesto del movimento Cypherpunk. Il Web of Trust offre un modo per associare identità con le corrispondenti chiavi pubbliche sotto forma di certificati senza fare affidamento su un'autorità centrale. Si tratta di un meccanismo di scoperta; in esso, gli utenti firmano i certificati reciproci e questo meccanismo origina un grafo di fiducia diretta in cui i bordi rappresentano le firme.
Quando un utente ha bisogno di informazioni su un certificato emesso da un utente sconosciuto, deve verificare la presenza di una o più parti fidate nell'elenco di firme associate a quel certificato. Il risultato è un sistema in cui gli utenti firmano i certificati degli altri utenti e recuperano informazioni sul livello di fiducia associato a un certificato. Attraverso queste dinamiche, la rete propaga la fiducia soggettiva, poiché ogni utente è verificato da un insieme unico di presentatori (intermediari fidati).

Il Web of Trust può anche essere rappresentata come un'associazione libera di parti di fiducia, mimando l'idea dell'associazione libera di produttori della tradizione anarco-comunista. L'associazione libera è una visione utopica di un mondo liberato in cui i lavoratori si associano liberamente e in base alle proprie capacità su una base decisionale egualitaria. Da questo emerge una rete di produzione democratica che funziona grazie alla cooperazione dei membri. Il Web of Trust è simile, non emette fiducia ai partecipanti della rete in base a criteri centralizzati e predefiniti, ma piuttosto attraverso relazioni libere e spontanee (nel contesto di un'architettura specifica).



Flyer di un cryptoparty chileno

Inoltre, nella tradizione Cypherpunk, lo scambio di chiavi pubbliche di solito avviene durante incontri speciali, chiamati cryptoparties. Nei primi anni 2010, questi momenti conviviali si sono evoluti in un'istituzione nomade, un movimento globale che promuove le reti P2P, la crittografia end-to-end e altre tecnologie abilitanti per la privacy. In questo contesto, la fiducia è stata concepita secondo una definizione algoritmica e funzionale, nonché un componente umano di interazione personale e convivialità condivisa. Attraverso i cryptoparties, la rete è cresciuta in tutto il mondo senza alcun coordinatore centralizzato. Una piccola operazione - l'operazione di firma della chiave tra le persone - può portare a un'architettura e un movimento sociotecnico più ampio. Come ha sostenuto il fisico Guido Caldarelli:

«Deve esserci un meccanismo su piccola scala che, iterato attraverso un gran numero di interazioni, finisce per generare una struttura organizzata a livello di grande scala»

L'emergere di un ordine rende la rete qualcosa di più della semplice somma dei suoi nodi individuali. La rete è un ambiente informativo, un Umwelt, che conserva indicatori di fiducia e coordina gli utenti. Ciò si allinea con l'idea di stigmergia, definita dal P2P Wiki come una serie di «meccanismi ambientali per coordinare il lavoro di attori indipendenti» La stigmergia è un tipo di comunicazione indiretta e di coordinamento utilizzata da alcune specie di formiche. Si basa sulla modifica dell'ambiente attraverso la deposizione di sostanze chimiche o la manipolazione di oggetti, che funzionano come segnali per altre formiche.

Nel contesto delle formiche, la stigmergia è spesso utilizzata per coordinare le attività di costruzione di nidi o percorsi di ricerca di cibo. Quando una formica individua una fonte di cibo, per esempio, lascia una traccia di feromoni sul percorso di ritorno al nido mentre ritorna al formicaio. Questi feromoni funzionano come un segnale per altre formiche, che seguiranno la traccia di feromoni verso la fonte di cibo e, a loro volta, depositeranno ulteriori feromoni lungo il percorso. Questo processo crea un feedback positivo, in cui la presenza di feromoni attira sempre più formiche lungo il percorso, aumentando l'efficienza della ricerca di cibo dell'intera colonia. La stigmergia consente alle formiche di coordinarsi senza bisogno di comunicazione diretta tra individui. Ogni formica reagisce alle modifiche dell'ambiente, come i feromoni depositati dalle altre formiche, e modifica il suo comportamento di conseguenza, contribuendo alla regolazione collettiva delle attività della colonia. 

Nel contesto di una rete, la stigmergia consiste di pattern locali, ripetuti un certo numero di volte, che forniscono indicazioni per lo sviluppo futuro dell’intero sistema. La stigmergia è un metodo per iscrivere i segni dell'intelligenza collettiva nella rete in modo che altri agenti possano determinare e incitare azioni successive in base a quelle tracce. Ad esempio, in OpenPGP WoT (una specifica iterazione del protocollo Web of Trust), la fiducia viene segnalata in due modi:

«L’ "affidabilità dell'introducente" (introducer trustworthiness) si riferisce al grado di fiducia che un utente ha nel verificare una nuova identità. Questo valore viene determinato e memorizzato localmente per ogni ID utente noto localmente. La "fiducia nella chiave pubblica" (public-key trustworthiness) è il grado in cui un utente afferma di essere certo dell'associazione tra chiave ed entità. Prima di utilizzare la chiave pubblica di qualcun altro, gli utenti devono determinare l'associazione tra chiave ed entità e valutare se è probabile che sia corretta.»

Come rivela l'ultima frase, l'ambiente di rete, arricchito con tracce informative (chi è l’utente più affidabile, ecc.), consente ai nodi di acquisire orientamento e comprensione. Un altro esempio di dinamiche stigmercihe ci viene da giochi come Dark Souls o Elden Ring, in cui i giocatori lasciano messaggi ad altri giocatori in modo asincrono per aiutarli nell'orientamento e nell'esplorazione.



Stigmergia al lavoro in Dark Souls: l’ambiente diventa una fonte di informazioni

Da questo punto di vista, Web of Trust costituisce una forma di intelligenza di sciame, in cui gli individui sono guidati collettivamente verso un comportamento specifico, senza fare affidamento su un leader. Il coordinamento del gruppo è invece incarnato nell'architettura della rete, una struttura socio-tecnica che facilita la crescita della rete attraverso la ripetizione di una dinamica endogena e semplice (l'attività di firma delle chiavi) basata su una specifica ontologia della fiducia. Quindi, il protocollo crittografico combinato permette una comunicazione indiretta e tracciabile dell'attribuzione di fiducia (stigmergia) che alimenta le persone nella costruzione di questa struttura immanente che è la rete. A questo punto, viene spontaneo ricordare Luhmann: un aumento delle relazioni di fiducia non riduce semplicemente la complessità del sistema; al contrario, gli permette di coordinarsi e di esistere, aumentando lo spazio di possibilità complessivo. Il Web of Trust può servire a questo?